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L’Europa boccia lo smantellamento dei Tribunali dei Minorenni

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Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muižnieks, ha scritto al Presidente del Senato per esprimere la sua preoccupazione rispetto al progetto di riforma della giustizia civile, attualmente in esame al Senato, in particolare nella parte che riguarda la chiusura dei Tribunali dei Minorenni e il trasferimento delle loro competenze a organismi giudiziari ordinari

«Dear President Grasso, I wish to share with you some concerns regarding the bill on the efficiency of civil judicial proceedings»: inizia così la lettera che il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muižnieks, ha scritto al Presidente del Senato, Pietro Grasso, per esprimere la sua preoccupazione rispetto al progetto di riforma della giustizia civile, attualmente in esame al Senato, in particolare nella parte che riguarda la chiusura dei Tribunali dei Minorenni e il trasferimento delle loro competenze a organismi giudiziari ordinari. La lettera porta la data del 9 maggio 2017.

«Anche l’Europa boccia la riforma del processo civile nella parte in cui prevede lo smantellamento del tribunale per i minorenni e della procura minorile. Il rischio che il patrimonio professionale, culturale e il modello di giurisdizione a tutela delle persone di minore età possa essere compromesso, come da me evidenziato in tante occasioni, è condiviso anche in ambito internazionale», afferma Filomena Albano, Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, nel dare notizia della lettera e del suo contenuto. L’approvazione del progetto di legge per Muižnieks sarebbe «un passo nella direzione sbagliata», poiché «indebolirebbe il buon sistema italiano di protezione dei diritti dei minori», portando a una «diluizione della capacità dei giudici e dei procuratori di prestare un’attenzione adeguata e specifica alle esigenze dei bambini», con il «rischio che l’esperienza e la conoscenza sostanziali accumulate in decine di anni dai professionisti della giustizia giovanile in Italia possano in parte essere persi»